La Nascita della Repubblica
49 documenti tra foto, giornali e manifesti elettorali originali del ’46
Video di Presentazione della Mostra:
La mostra è disponibile online, per una fruizione gestita in autonomia, o presso l’istituto, dove è possibile avvalersi della guida degli esperti e consultare l’archivio documentario.
Con il referendum istituzionale del 2 giugno 1946 si ha il passaggio in Italia dalla monarchia alla Repubblica: è una data di importanza cruciale nella storia locale e nazionale. Dopo venti anni di regime fascista, l’Italia riconquistava attraverso il movimento della Resistenza la libertà. Il paese poteva finalmente unificarsi dopo tragiche divisioni.
Il 1946 è l’anno del triplice voto: l’Italia ritornava a votare dapprima in primavera per le amministrative, poi il 2 giugno per il referendum istituzionale sulla scelta di governo tra monarchia e repubblica, e per l’elezione dell’Assemblea Costituente per redigere la Costituzione.
Il 1946 segna anche il primo voto alle donne italiane, diritto di voto già sancito con un decreto del febbraio 1945 ma reso effettivo solo nel marzo del 1946. A livello nazionale le donne che votarono furono più di 14mila, gli elettori maschi più di 13mila.
La mostra si divide in due blocchi, imperniati entrambi sulla grande campagna elettorale.
Tra giornali umoristici, vignette satiriche su re Umberto, manifestazioni di piazza e manifesti elettorali a favore della monarchia e della repubblica, si respira il clima politico dei mesi antecedenti il giugno ’46. Migliaia furono le manifestazioni e decine di migliaia i comizi tenuti in un clima di grande passione civile, ma anche di grave tensione, data la diffusione, nel paese, di armi non consegnate alle autorità.
La seconda parte ha come tema centrale la propaganda elettorale dei tre partiti più rappresentativi in Italia, la Democrazia cristiana, il Partito socialista italiano e il Partito comunista italiano. Dai manifesti della DC, dall’evidente matrice cattolica – interessante è il manifesto d’invito al voto alle donne, in cui si contrappone ad una donna grassa e baffuta, comunista, l’immagine della donna italiana, curata, di bell’aspetto, simbolo della femminilità – si passa poi ai manifesti del PSI e del PCI, in cui gli interlocutori sono i lavoratori e le lavoratrici, e nei quali incorre spesso il tema di REPUBBLICA-PACE-LAVORO.
La mostra si chiude con le immagini di due quotidiani che pubblicano la notizia della vittoria della repubblica; i risultati ufficiali furono resi pubblici solo il 11 giugno: 12.717.923 (54%) alla repubblica e 10.719.284 (46%) alla monarchia. L’Italia si trovò completamente divisa in due: l’Italia settentrionale votò compatta per la repubblica, quella meridionale per la monarchia. Quel 2 giugno del ’46 segnò una svolta fondamentale nella storia dell’Italia contemporanea. Come disse Calamandrei, si era verificato per la prima volta «un fatto mai accaduto nella storia, che una repubblica si sia fatta con paziente lentezza e con il re sul trono»
La mostra, allestita nel 2006 in occasione del 60° anniversario della nascita della Repubblica, realizzata dall’ICSR, è a cura di Giulia Buffardi, Maria Ferrara, Francesco Soverina.
Guarda un video sul tema: La storia di una donna, realizzato dagli allievi del corso IFTS Muse anno 2018